SMART WORKING, LUCI ED OMBRE

 

Nei giorni scorsi abbiamo finalmente ricevuto dall’Amministrazione, a seguito di nostra precisa richiesta, i dati relativi al progetto pilota “Smart Working” con particolare riferimento al numero di adesioni ed alle modalità di partecipazione da parte del personale del Mef.

Le informazioni ricevute ci descrivono un buon livello partecipativo, con una quantità di richieste pervenute (232) superiore alla dotazione prevista in fase di presentazione del progetto, a cui ha fatto seguito un numero di istanze accolte pari a 218, dunque oltre quelle preventivate. Inoltre sono state fornite 184 dotazioni informatiche (34 hanno optato per utilizzare il proprio pc), mentre la media dei giorni concessi varia dagli oltre 5 del Dipartimento del Tesoro fino ai 3 del DAG.

Questa prima analisi, seppur ancora superficiale poiché si basa sui soli dati numerici, ci consente intanto di poter affermare che l’istituto ha trovato il gradimento del personale coinvolto, che ricordiamo in questa prima fase di sperimentazione era limitato agli uffici centrali, per cui restiamo convinti che, terminate le verifiche finali sulla funzionalità del progetto, non ci sarà alcuna difficoltà a proseguire con successo l’esperienza, rendendola stabile e definitiva, naturalmente allargando la platea degli aventi diritto con il coinvolgimento di tutto il personale, centrale e territoriale, del Ministero. Evidenziamo con soddisfazione anche la volontà dell’Amministrazione, almeno ai suoi livelli più alti, di perseguire gli obiettivi prefissati in sede di presentazione del progetto, esplicitata attraverso l’accoglimento di un numero maggiore di istanze.

Oltre agli aspetti positivi, siamo però costretti ad evidenziare alcune criticità riscontrate sia tramite gli stessi dati forniti, sia attraverso informazioni ricevute al di fuori dei canali ufficiali: sembrerebbe infatti che le domande sarebbero potute essere molte di più di quelle formalmente presentate, ma che a molti colleghi sia stato “suggerito”, da parte di qualche Dirigente, di evitare anche la semplice predisposizione dell’istanza, in quanto la stessa comunque non sarebbe potuta andare a buon fine stante il rifiuto, da parte loro, di predisporre un report mensile riguardante l’andamento funzionale del progetto, oltretutto senza manifestare motivazioni valide o accettabili. Così come parrebbe che a coloro ai quali non è stata accettata la richiesta, non sia stata fornita ufficialmente alcuna motivazione circa tale diniego.

Inoltre, non si riesce a comprendere la disparità di trattamento tra i vari Dipartimenti relativamente ai giorni concessi: in particolare risulterebbe, al di là delle medie, che a molti dipendenti in forza al DAG sia stato accordato un solo giorno al mese, il che evidentemente risulta completamente in antitesi con la filosofia di flessibilità e riequilibrio tra vita lavorativa e vita privata che sono alla base del modello Smart Working.

È chiaro che non era possibile, almeno in questa fase, che questo nuovo tipo di proposta lavorativa, che in un contesto ministeriale ancorato a vecchie logiche riguardo mansioni e orario di lavoro può ben definirsi “rivoluzionaria” potesse essere digerito da tutti in maniera indolore. Fa però specie scoprire che alcuni di questi ostacoli siano posti proprio da una parte della Dirigenza, che di fatto interferisce nella naturale evoluzione di un processo di modernizzazione sol perché si rifiuta adottare provvedimenti che già dovrebbero far parte dei loro normali adempimenti e per i quali, ci permettiamo di aggiungere, sono già lautamente retribuiti.

Da parte nostra continueremo a monitorare la situazione, offrendo ancora una volta la nostra disponibilità a collaborare con l’Amministrazione affinché possano essere risolte tutte le problematiche, presenti e future, che fisiologicamente permeano la piena realizzazione di un progetto che, ribadiamo, appare un’occasione irripetibile per cercare di migliorare le condizioni lavorative e di vita del personale, oltre che di adeguare il settore pubblico ai mutamenti che quotidianamente trasformano l’intero mondo del lavoro.

Roma, 5 ottobre 2017

    Il Coordinatore Sostituto                                    Il Vice Coordinatore

           Valerio Romito                                             Pantalea Anzalone