CTP DI NAPOLI: CRITICITA’ E MANCANZA DI SOLUZIONI

In data 16 aprile una lunga missiva dei lavoratori della Commissione Tributaria Provinciale di Napoli inviata al Direttore della DGT al Capo Dipartimento delle Finanze nonché al Presidente del Consiglio della Giustizia Tributaria metteva in evidenza le drammatiche criticità lavorative di tale organo giurisdizionale.
Abituati ad affrontare le problematiche dei colleghi con spirito non demagogico ma costruttivo e risolutivo esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per il disagio lavorativo di questi colleghi che purtroppo scontano una comprovata incapacità imputabile sicuramente a chi gestisce tali organi giurisdizionali e non di meno esprimiamo la nostra volontà di trovare percorsi condivisi sia con le altre OO.SS. che ovviamente con i lavoratori, capaci di garantire un clima lavorativo proficuo sia per i cittadini-contribuenti, ma non di meno per i lavoratori che tutti i giorni devono affrontare situazioni difficili e complesse, con carichi di lavoro spaventosi e soprattutto con unità lavorative assolutamente insufficienti.
In data 28 maggio abbiamo convocato presso la Commissioni Tributarie di Napoli una riunione sindacale sia per fare il punto sulle azioni concrete da porre in essere per rimuovere le problematiche ampiamente esposte nel comunicato del 16 aprile u.s. e sia per far conoscere alla stampa nazionale (convocata Conferenza Stampa) le legittime doglianze che sono e saranno alla base di prossime specifiche iniziative di protesta.
Tutto questo anche per evitare di trovare poi qualcuno che malignamente ci rammenti che pochi mesi or sono, la suddetta commissione tributaria, è stata oggetto di un imponente intervento da parte della magistratura e delle forze di polizia, sfociato poi con non pochi arresti.
Come noto l’aspetto penale ha caratteristiche di responsabilità personale intorno alla quale questa struttura sindacale attende con fiducia gli esiti della magistratura giudicante ma questo non può né deve bastare per impedire a chi ha competenza e responsabilità (Dipartimento Finanze e DGT ) di trovare soluzioni ai disagi enormi che puntualmente soccorrono ai lavoratori nell’esercizio del loro dovere.
Basterebbero i dati dei ricorsi pervenuti nel corso del 2011 commisurati alle effettive forze lavorative, alle sezioni presenti ai carichi che giornalmente giungono all’ufficio ricezione atti, per comprendere l’assoluta disparità e impossibilità di garantire un servizio di qualità, così nel mentre ci si riempie la bocca con proclami sulla pubblica amministrazione efficace ed efficiente, sulla digitalizzazione della macchina pubblica, sulla rapidità dei servizi da erogare, in questo caso siamo ancora alle caverne, persino con la formazione, la prima vera arma capace di garantire competenza e organizzazione dei servizi.
Noi, come UILPA-MEF, ci prendiamo l’impegno di fornire assistenza a tutti i lavoratori, legale se servirà, sicuramente sindacale per dimostrare che “le nozze con i fichi secchi” non si possono più fare e dovendo garantire un servizio di prima qualità devono cambiare i presupposti da cui partire che sinteticamente così riassumiamo:
- invio di unità di personale qualificato
- corsi di formazione ad hoc per la gestione delle nuove implementazioni – contributo unificato e nel breve periodo PEC e Processo Telematico
- risorse economiche mirate atte a garantire e monetizzare lo spaventoso carico di lavoro da recuperare direttamente dal contributo unificato
Ciò detto ascolteremo e concorderemo con i lavoratori nella assemblea fissata per il 28 p.v. le prossime iniziative convinti che solo una azione puntuale, concreta e scevra da inutili demagogie possa far rientrare una situazione al limite del paradossale sicuramente non più insostenibile.

Roma, 16 maggio 2012

                                                                                                                                                                                                      

  BORDINI Andrea G.                                                               ZANETTI Massimo