La scrivente Segreteria Nazionale UILPA-MEF con la presente intende evidenziare il grave comportamento che l'Amministrazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze sta tenendo relativamente al mancato pagamento del premio al personale inerente l'accertamento riscosso del contributo unico tributario.
La norma in merito prevede una contrattazione ed un eventuale accordo con le OO.SS. che di fatto non può avvenire perchè c'è un interpretazione unilaterale da parte dell'Amministrazione che blocca qualsiasi tipo di modifica alla proposta avanzata al tavolo di negoziazione dalla stessa.
Per le annualità pregresse 2011 e 2012 l'Amministrazione Finanziaria, autonomamente e dopo aver verificato quali uffici avessero raggiunto tale obiettivo, ha provveduto alla liquidazione di quanto previsto ai lavoratori coinvolti e interessati.
Inoltre la stessa amministrazione, ritenendo la norma assurda e non conforme, così come anche dichiarato da OO.SS. e personale, avrebbe garantito la modifica della norma che non ha mai raggiunto la sua concretezza.
Dopo diversi incontri l'Amministrazione ha avuto svariate possibilità:
- Atto unilaterale;
- Accordo sindacale con maggior consenso al tavolo negoziale che non vuol dire maggioranza assoluta e come previsto da un parere ARAN;
- Proposta concreta di modifica della norma concordata con l'autorità politica a partire dal 2018 da presentare al tavolo e contestuale firma all'accordo con la maggioranza delle OO.SS..
Nonostante l'Amministrazione abbia avuto queste possibilità si ostina, presuntuosamente, a richiedere un accordo sindacale che di fatto certifichi quanto già la norma secondo loro prevede e stabilisce. A questo bisogna aggiungere che il personale ha la necessità impellente di liquidità per le varie problematiche inerenti la crisi economica, il mancato rinnovo contrattuale (9 anni) e il depauperamento delle risorse FUA per pagare le indennità che avrebbe dovuto pagare l'amministrazione non con il premio del personale (750 euro in meno pro-capite).
La nostra organizzazione si è rifiutata di firmare tale accordo perchè come ribadito da tutti i soggetti coinvolti (OO.SS., personale, amministrazione) la norma è assurda ed è sbagliata e pertanto non si può avallare tale proposta a meno che non ci sia una soluzione concreta di modifica futura.
Ad oggi nonostante la stessa Amministrazione ritenga corretta e veritiera la nostra osservazione nulla fa per una modifica di tale norma che dovrebbe così garantire da un lato un vero aumento di produttività e dall'altro remunerare con tempestività gli uffici.
Purtroppo i lavoratori meritevoli di tale riconoscimento stanno aspettando dal 2013 il pagamento di quanto dovuto con la inaccettabile motivazione strumentale che alcune organizzazioni sindacali non vogliono firmare tale accordo (basterebbe chi già si propone per la firma).
Tanto premesso la UILPA-MEF vuole porre alla Vostra attenzione da un lato l'inerzia e la mancata volontà del Ministero dell’Economia e delle Finanze di modificare una norma, peraltro dallo stesso ritenuta iniqua e da correggere, e dall'altro comunicare che saranno poste in essere, soprattutto negli uffici di medie e grandi dimensioni, delle azioni di protesta affinché quanto dovuto ai lavoratori venga prontamente erogato.
Le azioni di protesta comporteranno inevitabilmente dei cattivi servizi la cui responsabilità deve essere cercata in chi non vuole corrispondere quanto previsto a quegli uffici che hanno raggiunto tutti gli obiettivi così come previsti dalla norma oggi in vigore.
Siamo, come già più volte ribadito, pronti a sottoscrivere un accordo sindacale per l'immediata erogazione di tale salario, anche se non necessario (vedasi liquidazione pregressa avvenuta con atto autonomo della stessa Amministrazione) purché vi sia almeno l'impegno concreto al tavolo contrattuale di modifica di tale norma che resta iniqua, mal scritta e soprattutto penalizzante per determinati uffici.
Restiamo a completa disposizione dell’Amministrazione per individuare con immediatezza percorsi idonei a rimuovere qualsiasi ostacolo con l'obiettivo di erogare ai lavoratori il dovuto, ferma restando la necessità che ciò avvenga in tempi rapidissimi trattandosi di emolumenti che si riferiscono agli anni 2013 e 2014.
Roma, 4 Settembre 2017
Il Responsabile CC.TT. Il Coordinatore Generale
Massimo Zanetti Andrea G. Bordini