Con Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 03 settembre 2015, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 26 gennaio 2016, n. 20, sono state individuate, all’articolo 3, le Ragionerie territoriali dello Stato.
Con la circolare applicativa del predetto D.M. del 03/09/2015, relativa alla riorganizzazione delle Ragionerie Territoriali dello Stato, è stato conferito al Direttore nonché ai dirigenti delle RRTTS il compito dell’articolazione degli Uffici in Servizi, senza però dare precise indicazioni e/o direttive sui criteri da seguire per l’individuazione dei processi e dei procedimenti amministrativi.
Ciò ha causato una grande confusione in ciascuna struttura territoriale, con la conseguente disparità non solo nell’organizzazione delle diverse Ragionerie Territoriali, ma addirittura anche all’interno della stessa sede, ove si evidenziano strutture organizzative ispirate a principi differenti, con enormi criticità in palese violazione del principio di omogeneità tra i diversi uffici dirigenziali.
La circolare attuativa ha previsto per ogni tipologia di procedimento l’individuazione di un funzionario responsabile della stessa, senza tenere in alcuna considerazione le precedenti articolazioni degli uffici in Servizi e in Settori, a ciascuno dei quali è preposto un funzionario responsabile, individuato dal Direttore tenendo conto delle attitudini professionali, dell’esperienza maturata negli anni di servizio presso l’amministrazione.
Tali funzionari hanno da sempre svolto la propria attività con diligenza e professionalità garantendo non solo la correntezza dell’attività del proprio ambito di competenza, ma anche l’efficiente erogazione dei servizi all’utenza, nonché un corretto rapporto con la stessa ispirato ai principi di trasparenza, efficienza ed efficacia.
Pur condividendo l’intenzione dell’ Amministrazione Centrale di limitarsi a stabilire dei principi generali che potessero essere di ispirazione ai Direttori di ciascuna RTS, per l’organizzazione della sede di competenza in maniera adeguata alle esigenze delle varie realtà territoriali, si evidenzia come questi principi all’ interno delle RTS anche capoluogo di regione, siano stati attuati senza l’osservanza dei criteri di razionalizzazione e semplificazione delle procedure, senza alcuna valutazione e valorizzazione delle posizioni apicali, che da anni garantiscono il buon andamento degli uffici e il raggiungimento degli obiettivi, nonostante tutte le difficoltà legate al grande bacino di utenza e alla insufficiente dotazione di risorse umane.
Gli stessi procedimenti amministrativi non sono equiparabili tra di loro, per articolazione e complessità dell’attività svolta.
Qual è il ruolo del Direttore nell’attuale riorganizzazione?
Allo stato attuale delle cose il ruolo non è chiaro dal momento che dovrebbe garantire l’omogeneità tra i vari uffici dirigenziali, assicurando all’interno degli stessi, l’autonomia dei dirigenti nel rispetto dei criteri stabiliti dal Direttore.
Allo stesso tempo, dovrebbe offrire un’opportunità di crescita professionale a tutti i funzionari, tenendo conto del pregresso.
Questa riorganizzazione rischia di demotivare e mortificare tutte le professionalità, vanificando le attribuzioni di funzioni conferite negli anni.
Per questi motivi, la scrivente Organizzazione Sindacale chiede che vengano stabiliti incontri con tutte le OO.SS. ed RSU nelle singole sedi territoriali.
Roma, 21 marzo 2016
Il Responsabile Nazionale RTS Il Coordinatore Generale
Pio Rossi Andrea G. Bordini