Care colleghe, cari colleghi,
apprendiamo con vibrante emozione, degna delle grandi occasioni, che un’organizzazione sindacale – non proprio nota per la sua rappresentatività – ha deciso, con l’animo evidentemente dilaniato, di presentare ricorso al Comitato dei Garanti.
Un gesto di alto profilo istituzionale, dettato – ci tengono a precisare – non dal risultato delle RSU 2025 (e ci mancherebbe!), ma dal bisogno impellente di difendere la democrazia, la Costituzione i valori fondanti della Repubblica e, perché no, forse anche l’ordine cosmico e l’equilibrio dell’universo e del multiverso.
Il nodo del contendere?
Aver fatto attività sindacale, noi di UILPA!
Chi l’avrebbe mai detto?
Una vera sorpresa per tutti!
Naturalmente, noi abbiamo rispettato, come sempre, tutte le regole e le norme vigenti, e la bontà del nostro operare è confortato dalla fiducia accordataci dai colleghi che hanno portato UILPA ad essere il primo Sindacato al MEF.
La passione con cui si evoca la circolare ARAN è epica: mancano solo le note a piè di pagina e il glossario ed è pronta per assurgere agli onori della pubblicazione accademica (sic!).
Ma un dubbio ci assale: siamo forse di fronte a un novello Giordano Bruno, a un martire della circolare?
Ah saperlo…!
Per l’intanto, registrano un lamentato “…silenzio assordante delle istituzioni… (chissà poi perché!), e quindi l’unica via rimasta è stata quella del ricorso.
Ma sia chiaro: Solo per “principio”.
Un “principio” che, a livello nazionale, si misura in numeri da prefisso telefonico 0,0…%.
Una vera esplosione di consenso. Una potenza silenziosa. Quasi zen.
Ma in fondo, la democrazia è anche questo: il diritto di parlare.
Con affetto e ironico rispetto, un sindacato che, fortunatamente, ha ancora il senso delle proporzioni.
Un sindacato vero. Quelli con i voti.
Roma, 5 maggio 2025
Il Coordinamento