CHIUSURA SEDE RTS ROMA

Nella giornata del 15 giugno u.s., presso la sede della Ragioneria territoriale dello Stato di Roma, di via Parboni, si è svolta una riunione tra la RSU, il Rappresentante dei lavoratori della sicurezza, le OO.SS. intervenute e il datore di lavoro della predetta RTS, il Direttore Cioffi, coadiuvato anche dai vertici della Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro del nostro dicastero.

Dalla discussione e in base alla documentazione ulteriormente acquisita, e a soli pochi giorni dal trasferimento di parte del personale della RTS presso i locali di piazza Mastai 11, oltre che emergere una certa approssimazione nella programmazione di tale trasferimento, si è notata, forse, una certa superficialità nell’affrontare la questione, molto sentita invece da parte dei lavoratori, riguardo la salubrità dei locali della nuova sede in cui verranno ospitati; lavoratori preoccupati dall’eventualità di una contaminazione ambientale da parte di fibre di amianto che potrebbero essere contenute nei pavimenti in vinil amianto (VA), nelle porte e nei setti della struttura.

Abbiamo assistito anche a un simpatico siparietto dei duplici “datori di lavoro” (dr Cioffi e dr Ferrara), ma se andiamo al succo della pressante richiesta del RLS, della RSU e delle OO.SS. presenti (che riportavano lo sconcerto e le paure del personale destinato a tale sede che tra l’altro è aperta al pubblico) è emersa la necessità da parte del dr. Cioffi di accogliere la richiesta di un’urgente e ulteriore analisi ambientale sulla presenza dell’amianto ad opera della pertinente ASL (oltre a quella già eseguita dalla struttura accreditata dal MEF, la cui relazione escluderebbe rischi di contaminazione). Il Consigliere Ferrara ha avallato e garantito il necessario supporto a tale iniziativa e ha assicurato di richiedere di accelerare in modo netto le operazioni di rimozione delle porte incriminate, attività già schedulata, e a interessarsi per valutare cosa fare riguardo alla rimozione dei pavimenti in vinil amianto.

Inoltre è stato ribadito che la sede dovrà essere lasciata libera entro e non oltre il mese di luglio pv. e che nelle more… il personale potrà essere ospitato senza problemi nelle sede de “La Rustica”.

Risulterebbe che per gli altri piani del locale di Piazza Mastai, sede dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dal 2015, la stessa Agenzia abbia già provveduto a bonificare i piani dalla stessa occupata, rimuovendo pavimenti in vinil amianto e porte tagliafuoco.

Fin qui abbiamo fatto un resoconto della riunione, ora permetteteci di trarre le nostre conclusioni.

Da anni questa O.S. ha messo in primo piano la Sicurezza e Salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro, denunciando anche alla Procura eventuali irregolarità riscontrate, e quindi riteniamo che solo i lavori di bonifica e di rimozione rassicurerebbero i lavoratori e gli utenti riguardo la loro incolumità e darebbero garanzie sulla salubrità dei locali stessi e il rispetto delle norme in tema di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro come da D.LGS 81/2008. Ci ha stupito il silenzio nella vicenda da parte del medico competente, presente alla riunione, su eventuali problematiche per i lavoratori.

Altra curiosità: avendo la suddetta Agenzia provveduto a bonificare nei piani di loro occupazione e di loro competenza, perché il Dicastero non bonificò a suo tempo il primo piano di propria pertinenza? Perché non si pensò di bonificare l’intero stabile? Perché in alcuni piani c’era la necessità di bonificare e in altri no? Sempre la solita storia!

Quindi ci auguriamo che si preferisca anche pagare gli interessi di mora, magari non lasciando al momento la sede di Via Parboni e si proceda alla irrimandabile opera di bonifica che permetterebbe di far beneficiare al personale di un clima sereno in tutti i sensi e non solo in senso etico. Il gesto di procedere alla bonifica sarebbe stato il giusto approccio di porsi nei confronti del personale in stato di agitazione, e non certo usare lo spauracchio di trasferire il personale della sede in locali del MEF con problemi logistici di non poco rilievo per i lavoratori, così come paventato dal Consigliere Ferrara.

Mentre riguardo all’altra sede della Rts, sita in via Pigafetta, è emerso, durante la stessa riunione, che nessuna problematica rilevante è da rappresentarsi e pertanto non essendoci particolari impedimenti al trasferimento di una parte del personale della RTS, si procederà secondo le scadenze già schedulate.

Certo ci saremmo aspettati che si fosse presa una decisione più risoluta, ossia che prima del trasferimento del personale nella suddetta sede di Piazza Mastai, già si fosse proceduto:

a RISTRUTTURARE il primo piano della sede, (che dovrà ospitare una parte dei locali e del personale della suddetta RTS), in modo adeguato secondo le disposizioni e prescrizioni del D.LGS. 81/2008;

a BONIFICARE, a prescindere dalle ulteriori analisi che fossero state o meno effettuate.

Infatti già in occasione della riunione in merito alle progressioni economiche e posizioni organizzative del 2 febbrario 2016 il Cons. Ferrara aveva illustrato anche per la sede della RTS Roma la soluzione del trasferimento su due sedi (Piazza Mastai e Via Pigafetta) e come O.S., oltre a manifestare perplessità sulla soluzione di scindere la RTS di Roma su due sedi, anche con lettera che si allega in copia, si era rappresentata la necessità che fossero garantite le necessarie condizioni idonee e rispondenti ai requisiti previsti dal d.lgs. n. 81/2008.

E’ evidente che dopo più di un anno l’Amministrazione abbia dimostrato una scarsissima attenzione alla salute dei lavoratori impegnandosi e solo ora, a poco più di un mese dal trasferimento presso la sede di Piazza Mastai, e preoccupandosi di attivarsi, tramite enti abilitati e accreditati, al fine di assicurarsi che la sede sia in grado di ospitare i lavoratori nel rispetto di condizioni ambientali adeguate e che gli stessi siano privi di sostanze nocive ai lavoratori. Pertanto a chi bisogna imputare tale negligenza… all’Amministrazione che ha scelto i locali senza assicurarsi che fossero idonei ai lavoratori o al Datore di lavoro della RTS? Quale ruolo ha il medico competente in questi casi?

Sembrerebbe, infine, che sia state apposte in bilancio risorse pari a € 1.927.683, al fine di garantirsi dalla possibilità di soccombenza nel giudizio di appello alla sentenza del Tribunale di Roma n. 18563/2014 per occupazione sine titulo da parte del MEF dell’immobile di Via Parboni 6, appellata dall’Avvocatura di Stato. Con l’eventuale, ma non remota conseguenza, di dover restituire integralmente o parzialmente gli importi corrisposti dal nostro Dicastero. E risulterebbe che la proprietà debba restituire integralmente tali importi. Pertanto, se tale notizia corrispondesse al vero, si chiede in modo netto di utilizzare i suddetti importi per l’occupazione dello stabile oltre il mese di luglio pv in modo da effettuare le ulteriori indagini ambientali da parte dell’ASL competente e soprattutto calendarizzare con risoluta urgenza i lavori di bonifica nella sede di Piazza Mastai… rinviando il trasferimento troppo frettolosamente programmato.

Attendiamo risposte e teniamo alta l’attenzione sulla vicenda che vede coinvolti i lavoratori.

Si comunica che la RSU della RTS di Roma ha indetto l’assemblea del personale per il giorno mercoledi 21 giugno dalle ore 10.00 alle 12.00 presso i locali del piano terra (ex bar) della predetta sede invitando tutto le OO.SS

     Il Vice Coordinatore                                                                                                       Il Coordinatore Generale

     Pantalea Anzalone                                                                                                              Andrea G. Bordini