CCTT: PROCESSO TELEMATICO, UN PASSO AVANTI TRE INDIETRO

Breve premessa: la scrivente Organizzazione Sindacale non è contraria, anzi perora qualsiasi iniziativa legislativa e/o organizzativa che migliori il rapporto tra i cittadini e le Pubbliche Amministrazioni, che altresì elevi e qualifichi la qualità del lavoro dei Pubblici Dipendenti restituendo in efficacia ed economicità i servizi resi.

Nel dicembre del 2015 è stato introdotto presso le CC.TT. il Processo Tributario Telematico (PTT), operazione che verrà completata presumibilmente nell’estate dell’anno in corso.

In questi giorni con l’avvio del PTT in alcune grandi Commissioni (Lombardia, Lazio, Campania), ci giungono le rimostranze sempre più forti da parte di Direttori e Personale, sulle difficoltà della gestione ed organizzazione di tale trasformazione.

Sulla esiguità dei risultati finora raggiunti (nelle undici regioni attive si registra una media di ricorsi pervenuti telematicamente intorno al 4%), la DGT (Direzione della Giustizia Tributaria) che in questi anni ha trasformato le CCTT in data entry a fini statistici trascurando la loro mission, ha deciso, visto che i ricorrenti/resistenti appaiono restii all’utilizzo di tale opportunità, di estendere la digitalizzazione per tutti i ricorsi, quindi nel momento in cui un qualsiasi atto del processo tributario venga introdotto telematicamente, sarà cura delle personale di back/front office e dei segretari di sezione provvedere alla digitalizzazione di tutti gli atti pervenuti cartacei.

Questa necessità, che la DGT rende obbligatoria introducendola negli obiettivi istituzionali dei Dirigenti delle Commissioni con compiti di stabilire tempi e controllo della corretta digitalizzazione degli atti da parte del personale anche in qualità di Audit di primo livello, (guarda caso le Commissioni guidate da Dirigenti sono proprio le più grandi), va contro l’intenzione del contribuente che non si è avvalso dell’invio telematico del proprio ricorso, mentre favorisce la controparte pubblica (Agenzie Fiscali, Equitalia, Enti Locali ed Enti Impositori) alla quale basta presentare la propria controdeduzione telematicamente per ritrovarsi sul proprio PC tutti gli atti diligentemente digitalizzati dal personale delle CCTT, su atti confezionati in maniera tale (spille, rilegature, nastro adesivo, ecc.) da rendere difficoltosa e dispendiosa la trasformazione in file digitalizzati.

Ma questo è soltanto uno dei punti della farraginosità del PTT voluto dalla DGT senza consultarsi minimamente con chi opera quotidianamente negli Uffici delle CCTT.

Pensiamo al SIGIT, software dedicato alla gestione del processo tributario, basato su una architettura antica, obsoleta, che costringe il personale ad operare entrando ed uscendo su numerose maschere, talmente grandi da non entrare in tutto lo schermo pur riducendo al minimo i caratteri. Soltanto due esempi: Comunicazione interna sugli appelli pervenuti e Controdeduzioni pervenute telematicamente da abbinare al ricorso.

Sono soltanto dei report non attivi, che costringono il personale o ad aprire una doppia schermata, oppure trascrivere su un pezzo di carta il numero delle sentenze impugnate e il numero della ricevuta della controdeduzione per poi procederne alla lavorazione su altra schermata. Era così difficile rendere attivi tali elenchi da procedere direttamente alla stampa degli indici per gli appelli e all’abbinamento delle controdeduzioni al ricorso?

Inoltre qualora il ricorso giunga telematicamente e si dovrà provvedere al suo completamento ci spiegate come impedire al personale di diventare cieco dovendo completare il data entry consultando sempre a schermo il file PDF??

Volete spiegarci come funzionano questi costosissimi complicatissimi e velocissimi scanner?

Volete spiegarci come si realizza un file pdf/a non superiore ai 5 MB?

Volete dire forte e chiaro che i file da digitalizzare devono essere depositati conformi all’art. 11 del D.M del 04/08/15?

Volete dirci quanto costa questa operazione che ad oggi ha prodotto risultati fallimentari?

Era così difficile stabilire nel momento della stesura del regolamento sul PTT, dire che se il processo nasce telematico muore telematico, se nasce cartaceo muore cartaceo?

In tutti i tribunali che utilizzano il processo telematico e previsto il deposito di una copia di cortesia, per agevolare l’attività del giudice, una recente sentenza ha dichiarato inammissibile un ricorso telematico privo della copia di cortesia, alcuni recenti regolamenti sul processo telematico (Corte dei Conti) prevedono l’obbligo del deposito di una copia cartacea, perché per noi deve essere diverso?

Perché, come è stato indicato ai Direttori, dovremmo essere noi a produrre questa copia quando fino ad ieri siamo stati costretti ad usare carta riciclata ed ad acquistare personalmente i punti per la spillatrice? Curiosità: lo sapete che i punti acquistati recentemente non sono utilizzabili sulle vecchie Zenith?

Era necessario stravolgere i carichi di lavoro, l’organizzazione delle CCTT con attività riservate a soggetti terzi (professionisti e Enti oppositori) venendo meno alla mission delle CCTT?

Non bastava impegnare il personale in continui controlli su presunte anomalie (ma qualcuno lo sa che i dispositivi delle sentenze non si inviano se ci si costituisce dopo il deposito della stessa?) riscontrate nei sistemi statistici?

Ma forse eravate impegnati a redigere le disposizioni operative dopo l’entrata in vigore del DM sulla immediata esecutività delle sentenze? Oppure eravate impegnati a combattere la corruzione all’interno delle CCTT prevedendo l’ennesima rotazione dei segretari di sezione, deus ex machina di tutti i mali di questo paese, dimenticando che nelle inchieste giudiziarie il personale amministrativo risulta coinvolto in misura percentuale minima rispetto agli altri soggetti coinvolti, e che i casi sono percentualmente inferiori alla maggioranza degli altri settori pubblici?

Riuscirà ancora una volta la sola professionalità e competenza del personale a risolvere le vostre richieste?

D’altronde da chi pensa che, per il calcolo del contributo unificato, il valore della lite si ottiene usando la calcolatrice, cosa ci potevamo aspettare?

Roma lì 27 aprile 2017

Il Responsabile CTP Roma.                         Il Coordinatore Generale

      Pietro Bernabei                                       Andrea G. Bordini