LA DERIVA DEI…CONCORRENTI

Continuano, anzi aumentano esponenzialmente le criticità legate allo svolgimento dei percorsi legati alle progressioni economiche, che giorno dopo giorno evidenziano inadeguatezze, sia tecniche che organizzative, che sfiorano il paradossale.

Accade infatti che il sistema operativo sempre più spesso non consenta di seguire le lezioni poiché il software prevedrebbe l’utilizzo di Windows ed Office 10, di cui invece la quasi totalità dei pc in dotazione ai colleghi, soprattutto nei territori, risulta sprovvisto. Ma anche ove le condizioni tecniche lo consentano, si continuano a riscontare difficoltà ad entrare nella procedura (addirittura stamane l’intranet non riconosce le password di accesso), si registrano continue richieste di reinserimento delle credenziali e si susseguono interventi di manutenzione straordinaria (l’ultima mail dell’Amministrazione appena ieri pomeriggio) per implementare un sistema evidentemente inadatto a reggere il traffico di navigazione, ma la cui inefficienza poteva e doveva essere prevista per tempo. Il tutto ovviamente rende vano il tentativo, portato avanti da alcuni dirigenti, di programmare, per i propri dipendenti, le ore dedicate ai corsi (da svolgersi, è bene ricordare sempre, in orario di servizio), programmazione che avrebbe efficacia solo in assenza di interruzioni.

E la conseguenza di tutto questo caos non solo inficia il regolare svolgimento delle procedure, visto che il tempo perso in questi giorni non potrà essere recuperato, tra ferie imminenti e prossima scadenza dei termini, ma aggiunge l’effetto collaterale di impedire le regolari lavorazioni tramite NoiPa, SIGIT e ATHENA.

A tutto questo si aggiungono situazioni al limite del ridicolo: a titolo di esempio, parrebbe che ad alcuni che sono riusciti a concludere tutte le ore prescritte, sia stato chiesto di rifare tutto da capo poiché il sistema non avrebbe registrato i moduli già effettuati. Lasciamo immaginare a chi legge quale possa essere la risultanza finale e se si possa parlare di equità di trattamento

Sarebbe bene dunque che chi di dovere cominciasse davvero a riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni, e che sia conscio che tutto ciò di negativo che possa derivarne non potrà certo essere addebitato ad altri.

Roma, 19 luglio 2016                                                   Il Coordinamento