VOX POPULI, VOX DEI

L’iniziativa di protesta dei lavoratori del Mef, nata in periferia ma sviluppatasi in pochissimi giorni ed a macchia d’olio negli uffici centrali e territoriali in tutta Italia, è riuscita a convogliare la dilagante protesta dei dipendenti verso questa procedura concorsuale prevista per le progressioni economiche e soprattutto verso questa “formazione” che al requisito di formazione disciplinato dal C.C.N.L proprio non corrisponde. Il personale ha voluto esprimere il proprio disappunto in massa, tanto che la raccolta di firme ha raggiunto la media nazionale dell’85% dei dipendenti in servizio, ossia la quasi totalità.

Sicuramente, il silenzio di questi giorni su tale formazione riguardo i tempi di inizio, i moduli formativi ancora incompleti, l’incertezza che ancora regna circa le garanzie promesse al lavoratore di poter seguire il corso in orario di servizio senza subire alcun impedimento, per finire al mistero che avvolge lo svolgimento dell’esame finale, hanno certamente contribuito ad aumentare il disagio collettivo. Insomma un giallo fitto per varie sfaccettature si sta districando nei corridoi dei palazzi del MEF, però sviluppato con una trama grezza in cui già si conosce l’assassino e, soprattutto, la vittima designata: la dignità del lavoratore!

Tutto ciò ha rafforzato, ove ve ne fosse stato bisogno, le nostre convinzioni sulla “bontà” della procedura prevista, e quasi ci obbliga nel dare la possibilità, a coloro che lo vorranno, di tutelare i propri diritti.

Quindi la UILPA, per dare la possibilità di ricorso ad un costo veramente irrisorio avverso il bando e l’accordo da cui deriva, metterà a disposizione il proprio legale per i dipendenti dell’intero dicastero, unici titolati a porterlo fare. Naturalmente, per chi ritenesse opportuno aderire formalmente le modalità saranno diverse: per gli iscritti l’accesso al ricorso sarà gratuito; per chi aderirà alla UILPA ci sarà da versare un esiguo contributo, mentre per i non iscritti sarà previsto un contributo adeguato alla spesa totale del legale.

Le spese vive di domiciliazione fuori sede e dei bolli di Contributo Unificato saranno a carico dei ricorrenti divise per il numero dei partecipanti dello stesso ricorso.

Rammentiamo che il rapporto legale sarà diretto tra l'avvocato del diritto del lavoro e i lavoratori, ma la nostra sigla darà tutto il supporto necessario e le informazioni anche  attraverso le proprie strutture territoriali di MEF e di categoria.

Nei prossimi giorni daremo notizie più dettagliate e, ovviamente, continueremo a porre in essere e sostenere ogni tipo di iniziativa volta ad amplificare il disagio dei colleghi, indirizzandolo verso un’Amministrazione incredibilmente sorda riguardo le legittime istanze dei propri lavoratori, la cui tutela dovrebbe essere prioritaria e soprattutto attuata con i fatti e non a chiacchiere.

Roma, 4 Luglio 2016                                                       Il Coordinamento

                                                                        

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