L’UMILIAZIONE DI CANOSSA

Apprendiamo con un certo stupore che una delle OO.SS. firmatarie dell’accordo sulle progressioni economiche, dopo avere per settimane difeso strenuamente le proprie scelte, si ritrova improvvisamente fulminata sulla via di Damasco e chiede un incontro urgente con l’Amministrazione denunciando che il bando pubblicato sarebbe “sbagliato” in quanto prevede l’esclusione dalla graduatoria finale dei dipendenti che, per qualsiasi motivo, non svolgessero l’esame.

In pratica, si sono accorti che, sorpresa delle sorprese, la “formazione” è vincolante per l’intera procedura!

Per carità, “solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione” diceva James Russell Lowell; tuttavia il nostro stupore deriva da diverse circostanze che, almeno per quanto ci riguarda, rendevano tale aspetto talmente lampante da indurci, già in sede di trattativa, a non avallare l’accordo sulle progressioni. In particolare:

 

  • Il giorno prima dell’incontro finale con l’Amministrazione, nel tentativo di presentare un comunicato unitario contenente le nostre proposte, avevamo chiesto di inserire, in un testo già predisposto, la frase “Premesso che la formazione non è vincolante per la partecipazione alle P.E.”, ottenendo però il netto rifiuto da parte degli altri co-firmatari, in quanto tale frase “avrebbe stravolto il senso dell’intero documento”.      Tant’è che alla fine ognuno uscì per conto suo.
  • In sede di trattativa abbiamo posto alla delegazione pubblica una domanda chiara e precisa: “La formazione che proponete è svincolata dallo svolgimento e dall’esito delle procedure di riqualificazione?” ottenendo dalla controparte un altrettanto chiaro e perentorio “assolutamente no”: ci chiediamo dunque cosa facessero o a cosa pensassero in quel momento coloro che adesso si svegliano dal torpore.
  • Abbiamo nelle settimane successive ribadito il nostro pensiero con tutti i mezzi a nostra disposizione, non ricevendo altresì alcun riscontro in merito.

Ad essere maligni, verrebbe il sospetto che tale dietro front sia diretto a recuperare un po’ di consenso tra il personale, atteso il malessere generale e diffuso prodotto dallo scellerato accordo; fosse così, temiamo per loro che ciò possa essere non sufficiente: Enrico IV andando a Canossa riuscì a farsi levare la scomunica dal Papa, ma nel frattempo aveva già perso per sempre il rispetto dei sudditi.

 

Roma, 30 Maggio 2016                                                 Il Coordinamento