IPOTESI ACCORDO PROGR. ECONOMICHE

La nostra O.S. propone i seguenti criteri da considerare nell’accordo per le progressioni economiche all'interno delle aree annunciato per il 2016.
Come previsto dal CCNL bisogna rispettare i seguenti criteri:
1.esperienza professionale maturata;
2.titolo di studio, culturali e professionali;
3.formazione.
Per esperienza professionale maturata, si intende l'anzianità di servizio che deve comprendere, quella generale nella Pubblica Amministrazione, quella specifica nel Ministero dell'Economia e delle Finanze, quella particolare nella posizione economica di appartenenza.
Per titolo di studi, culturali e professionali si intende il diploma di maturità, la laurea triennale, la laurea specialistica, il master di primo livello, il master di secondo livello con punteggio differenze in base all'area per la quale si concorre.
La formazione, deve essere considerata qualora la stessa sia garantita a tutto il personale in ugual misura (stessa modalità di erogazione e stessa tempistica di apprendimento) come previsto dall'art. 18 comma 6 lettera c) del CCNL. Infatti è stata esclusa nelle procedure dei passaggi economici del 2010 perchè non rispettava tale principio al momento della sottoscrizione dell'accordo, basta vedere il documento del 2010 (in allegato) successivamente siglato da tutte le OO.SS.. In ogni caso, la procedura formativa deve essere garantita durante l'orario di servizio e in via continuativa perchè deve essere considerata come elemento migliorativo dell'azione di efficacia ed efficienza della Pubblica Amministrazione. Pertanto, il valore (punteggio) più importante deve essere dato al suo iter di partecipazione, piuttosto che alla valutazione dell'esame finale, quest'ultimo previsto dal CCNL.
Tutti i criteri (1, 2, 3) sopra menzionati devono avere stesso valore ponderato massimo, non devono essere ostativi alla partecipazione delle progressioni economiche all'interno delle aeree, ma contribuiscono alla formulazione del punteggio finale.
Inoltre la selettività è garantita dalla percentuale non totale dei partecipanti e pertanto non devono essere previsti quiz preselettivi o esami finali per la partecipazione alla procedura dei passaggi.
Ricordiamo anche, che il piano della formazione deve essere annuale e che rientra tra le prerogative sindacali.
Sottolineiamo che per la quantificazione dei passaggi per ogni singola posizione economica bisogna tenere conto:
• di coloro che nel 2010 non hanno goduto dei passaggi economici a qualsiasi titolo;
• di coloro che hanno l'idoneità ad altri passaggi al MEF antecedenti al 2010 per la qualifica per cui concorrono;
• tenuto conto dei precedenti 2 criteri, una percentuale uguale per tutte le posizioni economiche.
Avremmo voluto avere la possibilità di ampliare le posizioni, ma non è stato possibile investire ulteriori risorse, questa è la proposta concreta della nostra O.S. che rispecchia l'accordo dei criteri del 2010, rispetta il CCNL e la normativa vigente.
Pertanto la fantasia, la demagogia ed il populismo lo lasciamo agli altri che magari per raggiungere la famigerata rappresentatività sindacale cercano di rosicchiare qualche tessera approfittando di un malessere generale.
Sottolineiamo che questi ultimi soggetti sono quelli che danno al sindacato una cattiva immagine.

Roma, 25 febbraio 2016                                           Il Coordinamento Nazionale