MANUTENZIONE ARCHIVIO

Questa O.S. è venuta a conoscenza che la stanza n° 3607, adibita ad archivio, e sita al 3° piano del palazzo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sede di Via XX Settembre 97, sembrerebbe in totale stato di abbandono.
E’ stato segnalato quanto segue:
- presenza di innumerevoli fascicoli accatastati in modo caotico e senza nessun criterio;
- cartelle collocate al di fuori degli spazi idonei e della scaffalatura mobile meccanica;
- dossier disposti all’interno di un mobilio fuori norma;
- documentazione sistemata in pile di fascicoli che creano una piramide/armadio e nella quale vengono utilizzate come mensola/divisori delle cartelline cartacee;
- incartamenti ammucchiati impediscono l’apertura/chiusura della finestra;
- mobilio in eccesso che rende gli spazi difficilmente fruibili, ostacolando sia l’accesso che l’uso dell’archivio;
- materiale abbandonato come se si fosse in presenza di una discarica, come sedie rotte e altro materiale ingiustificato.
Se le cose sopra descritte dovessero risultare veritiere, possiamo affermare che “l'originale” sistema di conservazione e catalogazione di materiale, così come adottato, fa sì che il personale sia pesantemente sovraesposto a polveri, acari e quant’altro oltre i limiti consentiti.
I pesanti fascicoli collocati sopra gli armadi o accatastati in pile instabili potrebbero cadere mettendo a serio rischio l’incolumità del personale che accede per servizio nel locale. La sovrabbondanza di materiale cartaceo la cui pesantezza potrebbe eventualmente compromettere la stabilità strutturale dell'archivio.
La presenza di troppo mobilio ed infrastrutture metalliche pregiudicano un eventuale deflusso dalla stanza in caso di evacuazione per qualsiasi emergenza. Per tali problematiche esposte, il locale suddetto sembrerebbe seriamente compromesso nella rispondenza alle norme vigenti e andrebbe quindi rivista la distribuzione e il dimensionamento degli spazi e riverificata forse l’effettiva funzionalità del sistema antincendio adeguando allo stesso. Si rammenta che è responsabilità dei Dirigenti vigilare sul rispetto delle norme che regolano la sicurezza e la salute dei lavoratori ma spesso pur di raggiungere l'obbiettivo si è disposti a contrastare le norme contrattuali.
Si consiglia di intervenire al più presto come previsto dal dlgs 81/2008 per rendere tali spazi congrui all’uso e di specificare le motivazioni di inerzia protratta fino ad oggi.
In attesa di riscontro alla presente nei termini previsti, si porgono distinti saluti.

Roma, 25 gennaio 2016

Guido COMPAGNONE  Andrea G. BORDINI

Allegati:
Lettera con indirizzi;
Foto archivio.