SCIOPERO PUBBLICO IMPIEGO

 

NON SE NE PUO’ PIU’

Non se ne può più, siamo indignati come cittadini e soprattutto come dipendenti pubblici, siamo snervati di portare avanti servizi che la classe politica dichiara essere inutili (ricordiamo che svolgiamo servizi che la stessa classe politica ordina). Siamo stanchi di essere chiamati fannulloni dagli ignoranti che non conoscono quello che svolgiamo. Siamo stufi di pagare i privilegi degli altri.
Non siamo contrari alla riduzione della spesa, ma siamo contrari che si crei una nuova classe di poveri (i dipendenti pubblici). Non è accettabile che i politici chiedano sacrifici a tutti, mentre loro mantengono tutti i benefici. A noi blocco del contratto fino al 2014, loro riduzione del 10% soltanto se percepiscono il doppio stipendio. A noi eliminano i buoni pasto di 7 euro, loro pagano 4 euro per pranzi paragonabili ai migliori ristoranti. A noi innalzano la pensione a 67 anni, loro hanno un vitalizio dopo un mandato parlamentare. A noi uno stipendio medio al disotto del valore intermedio europeo, loro lo stipendio più alto di tutta l’Europa. A noi eliminano tutti i diritti e le tutele dei lavoratori, loro per reati molto gravi godono sempre di tutti i diritti. Noi per 3 giorni di assenza ingiustificata rischiamo la denuncia penale per truffa allo Stato e il licenziamento, loro per uso improprio di denaro pubblico (parliamo di milioni di euro) vanno in televisione. Noi utilizziamo mezzi pubblici allagati dalle piogge, loro 2 macchine blu a testa. Noi siamo obbligati a timbrare ai tornelli di presenza loro non si presentano neanche in ufficio. Siamo stanchi di pagare le consulenze esterne date ai loro amici, siamo stanchi del Ministro Romano che invece di redigere il decreto di sviluppo emana documenti dove direttori generali sono esentati dalla quota di solidarietà, siamo stanchi di vedere che colleghi che chiedono di restare fino a 67 anni sono messi fuori dalla porta ed ora quelli che vogliono andare via sono costretti a restare, siamo stanchi di pagare per gli evasori fiscali, siamo stanchi di questa classe politica che invece di emanare manovre strutturali va a p…, siamo stanchi di non vedere un futuro per la nuova generazione.
È ora di dire basta, e di riconquistare i nostri diritti di lavoratori pubblici, non vogliamo nessun politico alle nostre proteste perché noi manifestiamo al di fuori di ogni colore politico, noi scioperiamo per ritrovare la dignità di lavoratore. È lo sciopero dichiarato dalla UIL, ma è lo sciopero di tutti i lavoratori che non vogliono più subire da questa classe politica.
Riprendiamoci i nostri diritti, vieni in piazza o sciopera a prescindere dal colore politico o sindacale, non solo per te stesso ma anche per il futuro dei tuoi figli.

28 ottobre 2011

Piazza SS. Apostoli – 9:30

Roma, 26 ottobre 2011                          Il Coordinatore Generale
                                                                   Bordini Andrea G.