PESATURA UFFICI DIRIGENZIALI

Il 16 ottobre 2014 si è tenuta la riunione riguardante il D.M. di graduazione degli uffici dirigenziali di seconda fascia che hanno assunto le competenze degli uffici centrali soppressi. Ancora oggi non si sono capiti, sempre che esistano, i criteri utilizzati per l'assegnazione della fascia retributiva, e che comunque gli stessi, magari nascosti in qualche cassetto, non sono adeguati a descrivere le realtà lavorativa e le responsabilità connesse ad ogni singolo Ufficio. Se questo rimane il metodo di assegnazione sembrerebbe, di fatto, che non sia stata effettuata alcuna “pesatura” in relazione alla reale complessità degli uffici.
La mancata trasmissione delle proposte di graduazione predisposte dai Capi dipartimento (proposte richiamate nello schema di D.M. quale motivazione per relationem), impedisce qualsiasi verifica del rispetto dei criteri stabiliti dall’articolo 54, quarto comma, del CCNL sottoscritto il 21/04/2006 e cioè:

  • Criteri attinenti all’ampiezza della struttura:
  • dimensioni delle risorse finanziarie e umane assegnate per il funzionamento della struttura;
  • dimensioni dell’area territoriale di competenza, se individuata, e/o del bacino di utenza in relazione agli specifici servizi offerti.
  • Criteri attinenti alla collocazione della posizione nell’ambito dell’organizzazione dell’amministrazione:
  • grado di autonomia rispetto all’organo sovraordinato;
  • eventuale sovraordinazione ad altri uffici dirigenziali;
  • eventuale potestà di intervento nei confronti di amministrazioni, enti od uffici esterni all’amministrazione di appartenenza, anche con poteri ispettivi extragerarchici.
  • Criteri attinenti alle responsabilità derivanti dalla posizione:
  • rilevanza giuridica, economica, sociale degli effetti dei provvedimenti adottati o predisposti;
  • margini di discrezionalità dell’attività di competenza rispetto a prescrizioni legislative e regolamentari;
  • particolare criticità delle funzioni assegnate per le caratteristiche socio-economiche dell’area di impatto della competenza.
  • Criteri attinenti ai requisiti richiesti per l’esercizio delle attività di competenza:
  • livello di impegno e di disagio richiesto dalla specifica posizione;
  • livello della specializzazione richiesta, anche in relazione all’iscrizione ad albi professionali ed esercizio delle relative, specifiche responsabilità;
  • coordinamento di alte professionalità, anche esterne all’amministrazione, ed anche nell’ambito di commissioni e organi collegiali.

La UILPA-MEF respinge completamente il D.M. di graduazione presentato fino a quando non sarà data la dovuta informativa necessaria a dare maggiore trasparenza e chiarezza ai criteri ad esso assegnati.

Abbiamo anche segnalato quanto segue:

  1. che all’interno di certe direzioni/ispettorati, sembrerebbe siano presenti alcuni uffici privi di personale e dediti esclusivamente ad attività di supporto e che agli stessi sia stata attribuita minimo la seconda fascia;
  2. Che presso gli UCB, nonostante il diminuito numero di dirigenti a causa della soppressione degli uffici e le relative funzioni "spacchettate" tra i rimanenti con il conseguente aumento di lavoro per gli uffici superstiti, l’articolazione prevede tutte e tre le fasce;
  3. che si rinvia a un successivo D.M. per l’assegnazione delle fasce delle RR.TT.SS. anche se gli stessi sono investiti da una mole di lavoro e di responsabilità enorme, sia in termini di atti da lavorare sia in termini di eventuali responsabilità per qualunque errore dovessero commettere. Ad esempio esistono uffici che hanno controllato nel 2013 circa 31.000 tra mandati di pagamento, aperture di credito, cedolino unico e conti sospesi, e circa 55.000 provvedimenti riguardanti il personale in servizio. È facile, pertanto, immaginare che si voglia far permanere l’attuale graduazione con dirigenti/direttore di seconda e terza fascia a seconda della grandezza e della localizzazione della sede e ove presenti “semplici” dirigenti di prima fascia nelle RR.TT.SS. capoluogo di regione.

La proposta della UIL è che ci sia massima trasparenza nei criteri di assegnazione della graduazione, e che come avvenuto in uno dei Dipartimenti dello steso Dicastero e/o presso altre amministrazioni, scompaia, o sia ridotta a pochi casi oggettivi, la prima fascia e il personale dirigenziale sia graduato tra la seconda e la terza fascia tenendo conto del numero di persone gestite e delle attività svolte. In proposito bisogna anche prendere in considerazione che un categoria “D” in piccolo comune (circa 3.000 abitanti), percepisce un’indennità più alta rispetto alla prima fascia economica di un dirigente MEF. Non si può accettare una soluzione che denigri di fatto l’operato della dirigenza nel nostro Ministero.

La stessa Amministrazione ha sottolineato di non essere soddisfatta del DM presentato, assumendo l’impegno di rimodulare, nei prossimi mesi, la pesatura di tutti i 573 uffici, nella speranza che, questa volta, vengano istituiti tavoli tecnici precedenti all’emanazione al DM e che pertanto sia tenuto conto della proposta della nostra O.S. per migliorare la professionalità e l’immagine dei nostri dirigenti.

Vi terremo aggiornati.

Roma, 16 ottobre 2014

                      RSA DIRIGENTI                                        Il Coordinatore Generale
                                                                                      BORDINI Andrea G.

P.S.: per le richieste della nostra O.S. presentate con lettera in data 15 ottobre c.m. è prevista la riunione nella settimana dal 27 al 31 ottobre p.v..

Allegati:
- Comunicato   

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