PASSAGGI TRA LE AREE … 17 ANNI DI ATTESA!

Era il 2006 da quando al MEF è stata prevista l’ultima procedura relativa ai passaggi tra le aree e ancora oggi, come ieri, purtroppo saranno pochissimi i posti messi a bando a fronte di tantissimi potenziali partecipanti.

In merito alla questione della somministrazione dei quiz la UIL ha ribadito che tali test saranno l’ennesima mortificazione del personale… che dopo tutti questi anni, secondo noi, non avrebbe nulla da dimostrare della propria professionalità maturata e messa in campo.

Sulle sedi territoriali, soprattutto nelle sedi più piccole e non solo, le aree seconde, dopo 30 anni di servizio conoscono le attività perfettamente e si dedicano alle stesse con abnegazione e professionalità, confrontandosi con i colleghi funzionari, per superare le criticità, in posizione paritaria.

In altri uffici gli stessi si dedicano all’attività di prelegislativa, svolgono le attività derivanti dalla legge di bilancio e sono anche revisori contabili, o anche segretari di sezione delle tante CC.TT. … tanto quanto le aree III.

Al fine di trovare un giusto equilibrio e riproporzionare i vari parametri che compongono il punteggio finale da adottare nella procedura noi abbiamo avanzato ulteriori richieste rispetto a quelle portate dall’amministrazione, tutto ciò al fine di migliorare la proposta iniziale.

L’amministrazione ha rimodulato la sua proposta, a seguito delle nostre pressanti richieste di modifica, ma ancora oggi le rimodulazioni approntate non sono per noi sufficienti. E’ stata riformulata la valutazione degli anni di anzianità aumentandola e considerando massimo 25 anni di anzianità, il che farebbe raggiungere un massimo di punteggio pari a punti 40 (1,6 per ogni singolo anno).

La forbice dei titoli di studio rimarrebbe invariata, ma secondo noi, tra i vari titoli deve essere differenziata la forbice in questione anche se non in proporzione.

Tra i titoli aggiuntivi è stato inserito anche il possesso delle abilitazioni professionali.

Il fatidico test è stato ridotto a un massimo di 30 quiz, da fare in 60 minuti (maturando 1 punto per risposta data, 0 per risposta non data e -0,25 per risposta sbagliata). La banca dati dei quiz rimane ancora il punto più critico. Difatti di fronte alla nostra richiesta di ridurre il numero dei quiz drasticamente, l’amministrazione ha proposto una riduzione degli stessi ma ha fissato in 1000 il numero dei quiz, da sottoporre al personale, per ogni singola procedura (quiz che diventano 1.400 se uno decidesse di partecipare anche a una seconda procedura per un diverso profilo).

Quindi 1.000 quiz … è proprio vero che 1 su mille ce la fa! Noi manteniamo comunque la nostra posizione di contrarietà totale alla somministrazione dei quiz!

Noi manteniamo delle riserve su varie questioni e sui quiz e per questo, nonostante l’amministrazione abbia dichiarato concluso il confronto, con l’incontro odierno, come organizzazione sindacale abbiamo richiesto una valutazione e un aggiuntivo approfondimento su alcuni aspetti che rimangono importantissimi, e che dovranno già da ora riflettersi su una nuova procedura da attivare nel 2024.

C’è dispiaciuto assistere al tavolo al silenzio e all’assoggettamento di molte OO.SS., nei confronti dell’amministrazione, che non hanno suggerito nulla di nulla, accogliendo totalmente la proposta, pur di non compromettere la celerità dell’intera procedura (senza rappresentare alcuna riserva).

Ci auguriamo pertanto che l’amministrazione valuti attentamente le ulteriori proposte della UIL prima di architettare il bando e la conseguente procedura e di limare le criticità, ciò al fine di pubblicare un bando equo e che non generi una procedura umiliante per i lavoratori interessati. Già umiliati dall’esiguità dei posti messi a bando e dai quiz prospettati!

NEWS MEF

In merito alle scadenze dettate dall’ANAC, sulle verifiche, degli obblighi di pubblicazione dei dati a carico degli Istituti scolastici, da parte dei revisori dei Conti, dopo il nostro intervento, la data è stata prorogata al 15 settembre 2023 come la UIL aveva chiesto espressamente nella nostra data odierna.

CUT 2021 a breve il pagamento ad agosto, mentre per il CUT 2022 sono stati approntati i calcoli per la prossima annualità.

A settembre ci sarà la convocazione per rivedere i criteri dell’erogazione delle risorse del FRD 2022, e anche per rivedere le varie indennità derivanti dalle risorse dello stesso Fondo.

Roma, 17 luglio 2023

                                                                  Il Coordinamentp