Il Lavoro agile è un investimento per il futuro…

La versione del presunto novello DM sullo Smart Working sta alimentando come era prevedibile notevoli congetture e interpretazione sulla portata delle disposizioni introdotte tra il personale.

La norma andrà naturalmente calata tenendo conto di scenari differenti vuoi per attività istituzionale, logistici e ambientali della PA a Centrale e a livello territoriale .

Il MEF in questo contesto emergenziale nelle varie note emergenziali e con il protocollo anticontagio è sempre stato attento alle aspettative dei lavoratori per la loro tutela e per garantire in ogni caso uno standard di servizi erogati sempre ai massimi livelli.

Come dimenticarsi dei pubblici elogi riservati al personale del MEF dai vari Ministri e dal Presidente del Consiglio in questi anni “pandemici”. Il tutto garantendo le attività da remoto, e in principio anche con i propri strumenti informatici.

Pertanto al MEF ci auguriamo che gli scenari siano in linea con le novelle norme ma tenendo conto anche di come proficuamente si sia lavorato. Attendiamo che il tutto avvenga confrontandosi con le OOSS e che le linee guida saranno volte a regolamentare il tutto in modo chiaro al fine di evitare interpretazioni… o fughe in avanti oltre quanto sia la portata delle disposizioni.

Il lavoro agile è oramai uno strumento che sarà opportunamente regolamentato e sarà il futuro per prestazioni di lavoro orientate verso gli obiettivi e per una società proiettata seriamente al Green Economy.

Ci teniamo in ogni caso a precisare che fino al 31 dicembre siamo in uno stato emergenziale e quindi il medico competente di ogni sede dovrà stabilire il numero massimo del personale (interno ed esterno) che debba accedere in ogni sede, non solo in ogni singola stanza, ma in tuti gli spazi comuni che si possano condividere, dagli ascensori ai parcheggi. E va da sé che andranno aumentati pertanto gli interventi di pulizia, in special modo nei bagni. Andrà assicurata la massima vigilanza sul rispetto degli obblighi di indossare le mascherine.

Ricordiamo di dare le giuste tutele ai cd fragili, in linea con quanto previsto dalla legge di conversione n. 133 del 24 settembre del decreto n. 111.

Riteniamo alquanto azzardata la disposizione che prevede l’obbligo del possesso e dell’esibizione del Green Pass per i soli lavoratori pubblici e non per l’utenza. Chi tutela il lavoratore pubblico? La portata di tale disposizione dovrà essere rivista.

Ricordiamo che il DLGS 81/2008 pone specifici obblighi per la tutela dei lavoratori a carico del DL e riteniamo pertanto che il costo del tampone, per chi è sprovvisto del cd Green Pass, possa essere a carico dell’Amministrazione competente.

Siamo fiduciosi e attendiamo le nuove linee del MEF.

Vi terremo aggiornati con i nostri comunicati come sempre noi facciamo!

Roma, 8 ottobre 2021

                                                                 Il Coordinamento

In allegato Dpcm e relazione illustrativa

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