CI SONO I (MIS)FATTI …E I FATTI VERI…

 

E’ doveroso ricordare, prima di ogni altra cosa, che le OO.SS. sindacali contrattano per nome e per conto dei lavoratori le proposte dell’amministrazione, rivedendo le stesse o rigettandole qualora non vadano bene! Al contrario non si svolgono i compitini a casa su velata richiesta della stessa amministrazione… come qualche sigla pensa.
Tale sigla ha forse perso il valore e il significato del ruolo che ricopre?… Ossia agire per il bene dei lavoratori e non a supporto dell’amministrazione.
Non riusciamo proprio a comprendere chi svolge un altro ruolo diverso da quello sociale portando al tavolo gli interessi dell’amministrazione, accampando scusanti con una puntualità che farebbe impallidire persino gli svizzeri!
Ancora una volta hanno perso l’occasione di tutelare i lavoratori, ma non avevamo dubbi che tutto ciò sarebbe successo! Lo avevamo predetto, non ci voleva Nostradamus…infatti già in altre occasioni si sono mostrati proni e pronti, con la penna in mano, a porre il proprio assenso indistintamente su qualsivoglia accordo, farfugliando motivazioni incomprensibili persino a loro stessi.
Infatti, in modo provocatorio ma non solo, avevamo prontamente rassicurato l’amministrazione di poter contare sempre sulla solita sigla disponibile a firmare la qualsivoglia … speravamo di sbagliarci ma anche in questa occasione… così non è stato.
Questo succede quando ci si vuole arrampicare sugli specchi e si arriva addirittura a propinare numeri senza conoscere la costituzione del FRD, la storicità delle risorse stanziate e l’importanza di come le risorse sia opportunamente allocate per il bene del personale ma soprattutto quando gli interessi sono altri.
La sigla in questione é sempre la stessa che in un recente passato ha in pratica "svenduto" i lavoratori, firmando bellamente un accordo, malgrado in un'assemblea il personale stesso espressamente avesse rinviato al mittente le proposte del direttore generale di turno. Insomma propinano sempre solo frullati di parole per giustificare la malefatta ossia la firma!
Poi la stessa O.S. millanta di essere i promotori dei pagamenti dei salari dovuti, e soprattutto di tutto ciò che non viene puntualmente portato a termine o della grande bellezza del sistema di valutazione! Tra l’altro loro stessi chiedevano a gran voce, malgrado l’avessero accettati precedentemente, criteri trasparenti per le PO… salvo poi dire che i criteri tutto sommato vanno bene… mentre rimane controversa la mancata trasparenza nelle designazioni dei beneficiari. Dimenticano anche quello che firmano o non sanno cosa firmano. Ma per diamine… delle due una!
Ci si nasconde dietro inverosimili piani programmatici prospettici che non hanno la benché minima consistenza e che vengono sempre rimandati di anno in anno! Ma è grave che ci sia sempre il loro beneplacito.
Ciò dovrebbe far riflettere coscienziosamente. Pieno rispetto di qualsiasi idea e di ogni motivazione, ma ricordiamoci le unioni di intenti e i punti programmatici in passato disattesi.
Cosa hanno ottenuto firmando l’ultimo accordo?
Che saranno erogati i pagamenti già dovuti al personale? O che dopo 4 anni di blocco di progressioni economiche determinate sempre da loro, forse passerà solamente il 30% sempre grazie a loro. Mentre tutto tace anche sull’altro fronte dei passaggi tra le aree ma non per loro… va sempre tutto bene! Tanto è facile fare i proclami nel breve periodo.
Qualcuno direbbe… e vivissimi complimenti...
Darsi di gomito con l’amministrazione non è bello da vedersi, non è una corretta forma di relazioni sindacali, come pure ripetiamo tradire l’unione di intenti tra le sigle, sottoscritta soli pochi mesi fa, a tutela dei lavoratori.
Siglare poi sempre tutto senza alcun contradditorio è alquanto sconsolante, anche perché lo si fa in barba alle regole della democrazia se non si rispettano le regole basilari delle maggioranze previste per le decisioni degli organi collegiali.
Gli accordi dovrebbero essere sottoscritti, secondo noi, senza eccezione con una larga maggioranza e non con il “minor consenso utile al tavolo” se investono diritti e tutele dei lavoratori. Non ci piacciono le scorrette relazioni sindacali, accordi gracili e patti non rispettati.
Da ultimo un contradditorio si instaura proprio per capire quali possano essere gli ulteriori margini per ottenere un risultato migliore. E’ pur vero che chi si accontenta gode, ma occorre anche sacrificarsi per ottenere un qualcosa in più!
Quindi cari lavoratori …ricordatevi chi tutela e chi fa proclami di (mis)fatti e strafatti… perché poi chi è causa dei suoi mal…

 

Roma, 2 novembre 2020

 

                                                                         Il Coordinamento