RR.TT.S. E CC.TT. UNA LENTA EUTANASIA

A seguito della nota ricevuta e già pubblicata ed inoltrata nei giorni scorsi da alcuni dipendenti in comando in attesa di stabilizzazione, anche i direttori delle CC.TT. delle RR.TT.S. sono preoccupati di veder ridotta la propria forza lavoro e di non riuscire a garantire più i servizi.

Siamo stati inondati dalle telefonate dove tutti hanno evidenziato la diversa “dinamicità” della Direzione del personale. Infatti risulterebbe anche a loro che gli uffici competenti abbiano congelato ogni istanza di mobilità in entrata e di stabilizzazione del personale già comandato presso il MEF, perché “bisogna fare i concorsi”.

Il nuovo corso della DP si caratterizza pertanto se questo fosse che anche su questo fronte, per un totale immobilismo!

Evidentemente, non è chiara,, anche per il colpevole silenzio degli uffici della Ragioneria generalessa della DGT, la drammatica situazione in cui versano gli uffici periferici.

I drammatici effetti del combinato “blocco del turn over” e “quota 100” hanno sclerotizzato e ridotte all’osso le piante organiche di tutti gli territoriali, le quali sono soggette a una vera e propria eutanasia da parte di una amministrazione “matrigna” che le ha ormai abbandonate al loro destino di lenta sparizione causa mancanza di personale. E dire che questi uffici rivestono un ruolo strategico, costituendo, insieme alle Prefetture, la vera spina dorsale amministrativa dello Stato.

Sappiamo per certo che presso gli uffici della DP giacciono, inevase, centinaia di domande di mobilità/comando in ingresso, le quali potrebbero, da subito, andare a soddisfare, in parte, le impellenti necessità della rete territoriale.

Evidentemente, non si conoscono le basilari tecniche di management pubblico, secondo le quali bisogna utilizzare in modo integrato i canali di reclutamento (concorsi, mobilità, progressioni interne), al fine di realizzare quel giusto mix di gioventù/esperienza e di andare incontro alle legittime aspirazioni di carriera del personale, facendosi al contempo “contaminare” nella giusta misura da altre esperienze amministrative.

Inoltre per le stabilizzazioni, processo già collaudato, sarebbe sufficiente pubblicare il bando già pronto per consentire il rinnovo dei comandi per tranquillizzare il personale che è in ansia per la propria sorte e per l’inerzia dell’amministrazione che non da risposte positive.

Poi per completare le operazioni si potrà procedere con la giusta tempistica non immediata che potrebbe essere conclusa dopo la procedura concorsuale già in essere.

C’è la necessità ed urgenza di aiutare questi uffici in difficoltà propendendo immediatamente all’attivazione di assegnazione provvisoria del personale per sopperire a questa emergenza e stabilizzando chi già è professionalmente formato e corre il rischio di rientrare nell’amministrazione di appartenenza svuotando gli uffici già carenti di personale e che andrà sempre a diminuire con pensionamenti per limite massimo di età e per quota 100.

 

Roma, 19 giugno 2019

                                                                           Il Coordinamento