Deleghe sindacali: trasparenza e correttezza

I dipendenti, con le loro richieste sempre più insistenti, ci segnalano da diverso tempo svariate tipologie di comportamenti, non proprio corretti, posti in essere da talune OO.SS.

Sottolineiamo quanto tutto ciò possa recare nocumento a tutte quelle OO.SS. che come la scrivente, hanno sempre lavorato per il benessere dei lavoratori e mantenuto sempre alto il livello della trasparenza e della chiarezza nell’espletamento della propria azione sindacale.

Comportamenti non chiari, quelli descritti dai lavoratori, tanto che fatichiamo ad accomunarli (per definizione) alle categorie che li rappresentano, ma, proprio per sgombrare il campo dal minimo dubbio, chiediamo di aprire un indagine per fare chiarezza sulla correttezza e trasparenza di tutte le Organizzazioni sindacali di questo Dicastero.

In particolare, chiediamo:

  1. La verifica del numero degli iscritti di ogni organizzazione sindacale mensilmente e negli ultimi 5 anni. Sembra infatti che si possano riscontrare anomalie legate al periodo delle iscrizioni, concentrate a fine anno (coincidente con il momento che determina la rappresentatività nel nostro Dicastero), seguite da un numero quasi corrispondente di revoche, prodotte nel periodo fra gennaio e febbraio dell’anno successivo. Sembrerebbe, peraltro, che i nominativi coinvolti siano quasi sempre gli stessi o, addirittura (ma questa ipotesi ci rifiutiamo di crederla) che ci sia il rimborso, attraverso l’elargizione di buoni pasto o benzina, azzerando in tal modo i relativi costi a carico del lavoratore con dei “crediti/bonus”, emessi nei loro confronti per ricambiare la cortesia ricevuta. 
  2. La verifica del numero di iscritti suddiviso per Organizzazione Sindacale destinatari di incarichi istituzionali assegnati. In merito, giungono segnalazioni sul fatto che alcune rappresentanze territoriali, effettuino iscrizioni promettendo l’automatica assegnazione di tali incarichi, come se fosse una loro peculiarità. Anche in questo caso, vogliamo assolutamente evidenziare la correttezza dell’operato dell’Amministrazione centrale che, come verificato, assegna gli incarichi istituzionali attraverso una procedura praticamente blindata, ma, se gli intestatari degli incarichi fossero molti più iscritti di una Organizzazione Sindacale piuttosto che di un’altra, a parità di condizioni, tali assegnazioni sarebbero alquanto strane e saremmo costretti a vedere tali movimenti con l’occhio del sospetto.
  3. La verifica sull’attività di alcuni dipendenti che, sembra, attivino a nome e per conto di alcune Organizzazioni Sindacali, servizi CAF interni, operando con le risorse dell’Amministrazione e servendosi delle proprie postazioni di lavoro, senza usufruire delle prerogative sindacali, non limitandosi alla semplice raccolta di documentazione.

Ribadiamo la nostra estraneità ai fatti sopra descritti e, non avendo nulla da nascondere, chiediamo all’Amministrazione di controllare e di porre in essere le opportune indagini ed eventuali contestazioni, qualora quanto sopra descritto dovesse corrispondere al vero.

Tutto ciò, si rende necessario per far cessare queste voci di corridoio dal tono accusatorio nei confronti di tutte le Organizzazioni sindacali.In attesa di riscontro alla presente, e nel ribadire la nostra trasparenza e correttezza, si porgono distinti saluti.

Roma, 4 marzo 2019

 

Il Coordinatore Sostituto                             Il Coordinatore Generale

   Nicola Privitera                                             Andrea G. Bordini

                                                                                          

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