Rien ne vas plus…

Non ci piace essere tirati in ballo per ogni cosa o essere accusati senza alcun motivo. E ci dispiace entrare nel merito di certe affermazioni fantasiose e mal formulate da parte di qualche sigla che oramai scrive solo per mistificare la realtà, quasi vivesse in un'altra dimensione. Ma veniamo ai fatti e al j’accuse de ‘noantri. Il tutto nascerebbe dalla sottoscrizione dell’accordo del FUA 20% della nostra sede di via XX Settembre, che sarebbe avvenuto durante la riunione del 21 novembre. Si dice che tale accordo sarebbe stato firmato da una risicata maggioranza della RSU e scontatamente da tutte le sigle sindacali. E quindi, dov’è il problema e l’attacco alla democrazia?

Ricordiamo solo che qualche componente RSU eletto nelle lista della sigla che attacca la democrazia, non ha sottoscritto l’accordo solo perché materialmente se ne era andato via prima, o forse a questo punto potrebbe sembrare che è stato consigliato dai propri compagni di merende a lasciare la riunione perché non d’accordo con la loro posizione o come dimenticarsi che qualche componente RSU eletto nelle medesima lista della sigla si era dichiarato contrario al rinvio richiesto proprio dalla RSU. Per il resto la RSU, e non sta a noi difenderla, dopo aver richiesto la scorsa settimana il rinvio ha ritenuto, a maggioranza qualificata, e adeguati gli ulteriori elementi informativi resi dall’Amministrazione di firmare l’accordo. E ciò nel pieno rispetto della democrazia e delle regole di qualsiasi organo collegiale. La UIL che è sempre rispettosa del personale e della volontà della maggioranza (70%) ha deciso di firmare l’accordo.

Vorremmo sottolineare che ritenersi fieramente la componente di minoranza della RSU, insieme a 4 pennivendoli, non vuol dire che si è titolati a dover dire tutto e il contrario di tutto. 

Presunti attacchi sul vincolare l’azione dei nostri componenti RSU lasciano il tempo che trovano. Si attacca quanto portato avanti dalla maggioranza della RSU, accusando la stessa di imporre la dittatura della maggioranza. Ricordiamo loro che secondo il diritto romano tres faciunt collegium, altro che risicata maggioranza. Non sono i componenti di un corpo collegiale a essere titolari dell’organo, ma è il collegio nel suo complesso! E non c’è alcuna mancanza di legittimazione a deliberare da parte dell’organo collegiale!

Se neanche la collegialità di un organo è ritenuta valida allora saremmo in balia della dittatura di una sparuta minoranza o come si dice a Roma… di pizza e fichi. Le regole da sempre sorreggono la democrazia e non il contrario. Per noi la democrazia non è informe o illegale. Ma ciò, forse, nasce dalla distorsione delle cose e dal fatto che l’unico ministero di cui alcune persone hanno una vera e propria conoscenza rimane il Ministero per la Sicurezza di Stato  (Ministerium für Staatssicherheit) la vecchia cara Stasi! Ecco, forse, lì c’erano delle storture nel concetto di collegialità e si respirava aria di credibile dittatura!

Insomma quando uno si siede a un tavolo di gioco, ne accetta le regole, forse non sedersi più costantemente a determinati tavoli comincia a pesare.  Non si dà la colpa agli altri se si perde e non si abbandona il tavolo protestando… dopo che le carte sono state date o dopo che si è perso. Il croupier saggiamente ripete “rien ne va plus, les jeux sont faits” proprio per far capire al giocatori che quando pallina è in movimento, non è più possibile posizionare altre fiche sul tavolo da gioco… quel che è fatto è fatto!

Veniamo sempre tirati in ballo come O.S., ma forse perché pesa la nostra straordinaria vittoria alle ultime elezioni RSU? Brucia ancora la sconfitta? Ma non c’è rivincita! E’ colpa nostra se i lavoratori hanno premiato la nostra serietà? E’ colpa nostra se la storia si ricorda solo di Giulio Cesare che disse veni, vidi, vici e non certo di Farnace II del Ponto?

Ma tornando a bomba, la RSU, che si è espressa a maggioranza, e la nostra O.S. avrebbero dovuto non tener conto delle legittime pressioni esercitate dai lavoratori che chiedevano di firmare al fine di non ritardare ulteriormente il pagamento di tale parte di salario accessorio? Tutto è perfettibile e ci si lavorerà come sempre per migliorare, ma solo se ciò è supportato da validi argomenti. Saremo vigili su eventuali ritardi!

Da ultimo, leggendo ciò che scrivono queste O.S., ci viene in mente una massima di Einstein due cose sono ritenute infinite, l’universo e la stupidità umana, ma solo riguardo l’universo si possono avere dei dubbi. Se Cantor ci dimostra come vi siano molte classi di infiniti forse anche lui si sarebbe arreso nel decidere a quali classi di infiniti le diverse pluralità umane e stupidità possano essere ascrivibili.

 

Roma, 22 novembre 2018

                                                                                                                                                                       Il Coordinamento

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