CONCORSI E PASSAGGI DI AREA

Abbiamo chiesto all’Amministrazione un immediato impegno ad attivare le procedure per i passaggi di area interni, per non costringere centinaia di colleghi ad affrontare i concorsi esterni, in competizione con migliaia di aspiranti dall’esterno, al fine di ottenere l’agognata (e meritata) progressione di carriera

In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei bandi di concorso per funzionari area III F1, che dovrebbero riguardare sei diversi profili professionali, per ognuno dei quali sarà prevista una determinata quota di assunzioni con riserva di posti per il personale interno pari al 20%, riteniamo utile chiarire alcuni aspetti, riguardanti soprattutto la possibilità, ai sensi dell’art.22 comma 15 del D.lgs. 75/2017, di attivare apposite procedure concorsuali interne per la progressione tra le aree, superando finalmente il blocco imposto dalla legge Brunetta.

Abbiamo già sollecitato l’Amministrazione affinché provveda, contestualmente all’emissione dei bandi, che dovrebbe avvenire in due gruppi, di cui tre pubblicati il 27/28 marzo ed altri tre il 7/8 aprile, a predisporre la procedura concorsuale interna che dovrebbe essere in grado di coprire le aspettative di gran parte dei lavoratori in attesa da anni di una progressione di carriera. Anche se la legga prevede, comunque, il possesso dei titoli necessari per l’accesso dall’esterno (laurea specifica anche triennale), chiederemo con forza di trovare una soluzione che possa consentire anche a coloro che da molti anni lavorano per questa amministrazione con professionalità, competenza e senso del dovere anche se di fatto privati della possibilità di ottenere una giusta gratificazione in termini sia economici che di carriera, pur essendo privi del richiesto titolo di studio, ferma restando la priorità che, per legge, deve essere garantita ai laureati. L’attivazione immediata di tale procedura consentirebbe di effettuare i relativi passaggi ben prima della conclusione dei concorsi esterni, in modo da evitare tanti colleghi debbano essere costretti a partecipare ad entrambe le procedure, il che risulterebbe alquanto gravoso e non dignitoso soprattutto per quei lavoratori che da decine di anni si sacrificano anche oltre le loro mansioni, ed ai quali non si può chiedere di entrare in competizione con persone che, per motivi anagrafici, sono più orientate allo studio ed al tipo di prove, estremamente impegnative, che certamente saranno richieste dai bandi: in sostanza, non si può chiedere ad un cinquantenne di avere una flessibilità di studio pari a quella di un venticinquenne appena laureato.

Il tutto, quindi risponderebbe all’esigenza sia di dare nuova linfa alla forza lavoro del ministero, sia per valorizzare le professionalità già presenti.

Attendiamo dunque un pronto riscontro dall’Amministrazione, che crediamo non potrà non condividere le esigenze manifestate

P.S. Per quanto riguarda invece il personale di area I, è già prevista un tavolo paritetico che prevede la trasmigrazione in area II, con contestuale e progressivo scivolamento delle posizioni economiche già presenti nell’area II.

Roma, 23 marzo 2018

   Per il Coordinamento Nazionale

       Andrea G. Bordini               Valerio Romito            Giuseppe Ruscio