PRELEX LIST: IL MIO TESORO!

 

Già avevamo annunciato che l’erogazione della maggiorazione dell’indennità di amministrazione e di posizione, previsto dal comma 685 della Legge di Bilancio 2018, avrebbe, con la sola impalcatura e redazione dello specifico decreto ministeriale, creato inevitabili quanto sacrosanti malumori tra il personale degli uffici esclusi quali le RTS, gli UCB, la Direzione dei servizi del Tesoro di via Casilina, o presso la Direzione dei sistemi informativi e dell'innovazione di piazza Dalmazia e di Latina ed tutti gli altri uffici centrali che, non esercitando la cd attività di prelex, risultano essere bistrattati e umiliati dalla mancata erogazione dell’indennità di perequazione di amministrazione a tutto il personale del Dicastero.

Ma ora ciò che più ci colpisce e ci preme sottolineare di questa annosa e trita vicenda, e apprendendola ne siamo rimasti profondamente basiti, è la mancanza di solidarietà manifestata dagli stessi colleghi che sarebbero invece premiati da tale indennità di prelex. Tale triste teatrino sta generando attriti tra colleghi di diversi Ispettorati o addirittura dello stesso Ispettorato o della stessa Direzione. Il tutto è legato naturalmente alla mancanza di criteri oggettivi, ineluttabili e trasparenti nella distribuzione di tale maggiorazione. E ciò sta creando una spaccatura nel personale, tra chi si arrocca a difesa dei suoi privilegi e chi ne rimane escluso. Ognuno quindi perora la causa del proprio orticello, alla faccia della solidarietà.

Tutto ciò sarebbe determinato, principalmente, dall’incapacità dei Dirigenti Generali di allargare il più possibile le maglie della platea dei beneficiari al fine di soddisfare maggiormente il personale ed evitare lo scatenarsi di guerre tra poveri. D’altro canto anche i dirigenti fanno la loro parte, assicurandosi in maniera omertosa porzioni più ampie delle “torta” a scapito dei propri sottoposti. Addirittura sembrerebbe che alcuni dirigenti stiano ricalibrando i propri obiettivi per farli rientrare nella attività della prelex escludendo però i collaboratori della sua struttura. Tra l’altro non si conosce neanche quanta parte risulti destinata ai dirigenti.

Da ultimo, risulterebbe che alcuni “alti funzionari” si siano attivati, indefessi, a protezione di specifiche attività ma ciò solo al fine di escludere parte del personale, anche del proprio ufficio di appartenenza, e che, mistificando la realtà, pensano di risollevare le sorti del nostro Dicastero e di averne risolto i grandi problemi. Se fosse veramente così ci faremmo, ben volentieri, da parte e li inviteremmo a trovare anche la soluzione per perequare l’indennità di amministrazione per tutto il personale e altro. Ma suvvia! si scherza! è solo una provocazione, perché il personale ben conosce chi si batte per loro quotidianamente e chi invece ha solo deliri di onnipotenza.

Questi personaggi, l’unica cosa che sanno fare, è schiacciare il tasto rosso del proprio applicativo, ma solo dopo avere ricevuto l’ordine di farlo.

Se fosse come loro millantano, allora parte del personale dovrebbe ruotare, come tutti quelli che detengono un potere troppo elevato!

Il noto comma 685 cd “prelex” sta creando squilibri anche tra gli uffici, dove la conseguente maggiorazione di indennità sarebbe distribuita. I criteri di assegnazione sembrerebbero poco chiari ed esclusivamente soggettivi. Determinandosi così una corsa all’inserimento del proprio nominativo nella “prelex list” in una delle due fasce; addirittura da parte di alcuni dipendenti, particolarmente agguerriti ed egoisti, viene suggerita l'esclusione del collega di turno.

Noi rivendichiamo il valore della solidarietà!

Ribadiamo la necessità della perequazione dell'indennità di amministrazione per tutto il personale MEF!

E pretendiamo l'applicazione di un criterio per la prelex che sia trasparente, tangibile, veritiero ed inclusivo!

Rispettando lo spirito della norma in essere, bisognerebbe allargare l’erogazione della maggiorazione dell’indennità a tutto il personale che svolga l’attività in questione, direttamente o indirettamente. Occorrerebbe anche ridurre il delta tra quanto erogato al personale dirigente rispetto al personale delle aree, limando quanto distribuibile tra le diverse fasce e le diverse aree di appartenenza in un medesimo ufficio, proporzionando il tutto in base all’apporto dato effettivamente all’attività “prelex”.

Naturalmente paventiamo che ciò determinerà una discriminazione per chi esercita attività altrettanto essenziali ma poco pubblicizzate.

Ma, forse, siamo solo in un brutto film in cui ci sono primedonne capricciose e comparse … e in cui non l’eroe ma l’egoismo vince. Ma è questo che insegneremo ai nostri ragazzi e figli? Ossia che tutte le relazioni umane debbano sprofondare nelle paludi della vanità e dell’egoismo per colpa del vil denaro?

Roma, 9 marzo 2018

                                                                          

                                                                       IL COORDINAMENTO

Allegati:
File
Scarica questo file (PRELEX 5.pdf)PRELEX 5.pdf