Designazione e nomina incarichi

A seguito della sciagurata emanazione delle “LINEE GUIDA” in materia di designazione e nomina, su proposta del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, agli incarichi di revisione e sindacali, avvenuta con l’improprio strumento del D.M. 20/7/2016, stiamo assistendo all’aggravarsi del vecchio fenomeno del diniego imposto dal Dipartimento del personale, a seguito del parere negativo dell’IGF, all’autorizzazione allo svolgimento di incarichi retribuiti da parte del personale della Ragioneria Generale. Ciò avviene sulla pelle dei lavoratori “sfigati”, secondo l’assurda logica del limite quantitativo massimo di 3 incarichi tra conferiti e autorizzati. Potremmo comprendere il limite per gli incarichi conferiti, ma esistono incarichi che impegnano poche ore l'anno ed invece altri che sicuramente porterebbero via molte energie e dunque non dovrebbe essere possibile assegnarne più di uno: per capirci, secondo l’IGF, se rientri in determinati canoni (un giorno ci spiegheranno quali) sembrerebbe che pur non risultando nemmeno iscritto al registro dei revisori legali, puoi ben svolgere due incarichi conferiti da 60.000 euro, ed a questi bisogna aggiungere generosi gettoni di presenza; se invece non rientri nel giusto “canone di bellezza”, non puoi svolgerne quattro da 1.000 euro ciascuno, anche se questi ultimi sono esterni ed assegnati grazie alla professionalità e non vanno ad incidere sui revisorati di competenza della RGS!!! Ciò avviene non soltanto in barba alle circolari della Funzione Pubblica e alla giurisprudenza, che hanno sempre affermato che la concessione dell’autorizzazione deve essere invece valutata solo alla luce della compatibilità dell’impegno richiesto con le esigenze di servizio, ma anche al decreto legislativo 165/2001, laddove è sancito che le autorizzazioni di incarichi del personale ministeriale sono disposte dai rispettivi organi competenti secondo criteri oggettivi e predeterminati, che tengano conto della specifica professionalità!

A questo punto ci chiediamo se il Ministro sia consapevole di quanto sta accadendo oppure i propri “tecnici”, prima dell'emanazione della circolare , hanno omesso di fornirgli un’adeguata illustrazione della stessa.

Ci ritroviamo, come sempre, in un’amministrazione dove alcuni possono prosperare indisturbati, ma non certo tutti!

 

Roma, 27 novembre 2017

 

Il Vice Coordinatore           Il Coordinatore Generale             Il Vice Coordinatore

   Nicola Privitera                   Andrea G. Bordini                 Guido Compagnone