RICHIESTA PAGAMENTO CUT ANNI 2013/2014

 

Egregi, 
questa Organizzazione Sindacale intende, con la presente, esprimere la grave situazione che si è venuta a creare in ordine al mancato pagamento del CUT ( contributo unico tributario) relativo alle annualità pregresse maturate dal personale che opera presso le Commissioni Tributarie del Ministero dell' Economia e delle Finanze. Come noto la norma che regola tale pagamento, e di cui diremo a breve qualcosa, prevede che gli uffici virtuosi (quelli che riducono le pendenze tributarie nella misura del 10%) godano di un compenso commisurato alle entrate complessive maturate per effetto dell'introduzione di tale contributo tributario. Tale norma, in vigore dal 2011, ha fatto emergere nel corso del tempo una grave discrasia, peraltro fatta rilevare sin da subito da questa organizzazione sindacale, ovvero che spesso tale norma finisce per premiare le Commissioni Tributarie virtuose (che riducono il loro gravame tributario nella indicata misura del 10%) ma questo solo perché, il più delle volte, sono piccole realtà territoriali, con pochi carichi di lavoro e proprio per tale motivo riescono agevolmente a raggiungere tale obiettivo di fatto lasciando al palo grossi uffici che pur lavorando migliaia di pendenze tributarie non riescono ad arrivare al richiamato obiettivo di riduzione del 10%, e magari solo per qualche decimale di punto o addirittura perché in grave carenza di numero di personale rispetto alla mole dei processi da chiudere. Più volte abbiamo evidenziato a codesta Amministrazione i limiti della portata di questa norma, che finisce per svilire l’impegno di molti lavoratori nel mancato pagamento di quanto riconosciuto è dovuto

E ancora meno si rinviene un interesse da parte del corpo legislativo a risolvere la questione, malgrado più volte abbiamo chiesto una modifica di tale norma sbagliata, tra l’altro con una certa condivisione, almeno a parole, da parte dei vertici di codesto Ministero.

Giova qui anche rappresentare come questa Organizzazione al tavolo contrattuale si sia resa parte attiva nel promuovere più proposte (legate a una logica di buon senso e che contemplassero non solo l’individuazione delle sedi che si erano rese virtuose non tanto (e solo) per l’abbattimento del famoso 10% ma anche che si tenesse conto di quelle maggiormente produttive considerando i parametri del numero di personale e delle pratiche lavorate), che se da un lato non potevano rimuovere tale sbagliata norma, in parte mitigavano gli effetti distorsivi e negativi del tessuto legislativo in essere.

Purtroppo l'Amministrazione, che pur afferma necessaria una immediata modifica, non ha risposto positivamente alle nostre richieste, anzi ha preteso che siglassimo un accordo senza minimamente porre dei minimi correttivi e oltretutto affermando che senza l'accordo delle stesse Organizzazioni Sindacali il predetto pagamento sarebbe rimasto inevaso. Anche qui non si comprende la ratio di tale indicazione posto che per le annualità 2011 , 2012, 2013 l'Amministrazione, con legittimo atto unilaterale, ha posto in essere il pagamento senza quindi richiedere alcun accordo sindacale obbligante così come risulta comunque difficile comprendere come in presenza del fatto che alcune sigle sindacali siano disposte a firmare tale accordo (massimo consenso al tavolo - parere ARAN), l'Amministrazione Finanziaria si impunti a richiedere una firma da parte di tutti gli attori sindacali cosi rimandando la liquidazione di tale compenso a data da destinarsi e di fatto punendo i propri dipendenti privandoli di un salario accessorio ampiamente meritato.

Tuttavia non possiamo nemmeno immaginare che i lavoratori di questi uffici, che si sono resi non solo partecipi di un grande lavoro teso alla corposa riduzione dell'arretrato ma che pure hanno dimostrato senso di responsabilità e spesso hanno operato in condizioni di sotto organico, debbano pagare per un atteggiamento inspiegabile e quasi punitivo di codesta Amministrazione.

Viste le premesse la Uilpa Mef, comunque, è disponibile alla firma dell'accordo in parola qualora si tenga conto dei carichi di lavoro e purché si verifichino almeno le seguenti condizioni:

che al tavolo contrattuale, da convocare con la massima tempestività, emerga in modo chiaro, l'atto di immediata modifica della norma che regola la distribuzione del CUT, a far tempo dall'annualità 2018, come già ampiamente concordato. Che lo stesso atto sia già avvallato almeno dal legislativo MEF e quindi a tutela di tale richiesta sia presente una figura politica di alto profilo! Dato che questa Amministrazione sembra inaffidabile a garantire e tutelare i propri dipendenti.

Qualora tali condizioni non vengano accolte e quindi non si riesca a procedere a una mappatura delle sedi virtuose con parametri oggettivi che tengano conto di vari aspetti in modo chiaro, si chiede inderogabilmente di conoscere quali siano le reali motivazioni che ostacolano il pagamento di tali somme arretrate, posto che non vi sono oggettivi impedimenti così come sin qui riassunti.

Tanto premesso restando disponibili ad una immediata convocazione si coglie l'occasione per rinnovare i nostri distinti saluti.

Andrea BORDINI                                                Massimo ZANETTI

     (Firmato)                                                             (Firmato)


 

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